Teatro Gioco Vita
DESCRIZIONE
Una storia delicata quella di Moun, affidata alle onde del mare dai suoi genitori che sperano di donarle una vita migliore, al riparo dalla follia della guerra che imperversa nel loro paese. Moun così attraversa l’oceano dentro una scatola di bambù e, dopo un avventuroso viaggio, arriva su una spiaggia, viene ritrovata e portata in salvo da un’altra mamma e un altro papà che decidono di adottarla. Moun cresce in una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorelle. Arriva però il giorno in cui Moun scopre le sue origini; e da quel momento non può non fare i conti con la sua storia, con la ricerca delle sue origini. Dopo tante sofferte riflessioni, finalmente Moun capisce che “anche dall’altro lato dell’oceano l’amavano” e per ritrovare un senso alla sua esistenza decide di compiere un simbolico viaggio verso il passato. Affida, dunque, al mare quello che di quel luogo possiede, la scatola di bambù arricchita di tutto ciò che lei ha amato negli anni ormai trascorsi dell’infanzia, un concentrato di ricordi del “tempo dell’innocenza”, quando lei ignorava le sue radici. La scatola di bambù, che i genitori di Moun stringevano “contro il cuore” all’inizio del suo lungo viaggio, farà così ritorno a casa per portare il suo affettuoso messaggio, dopo che anche Moun l’avrà stretta per l’ultima volta “contro il suo cuore”.
Immagini d’ombra dai toni pastello, acquerellati e ritmi calmi donano quella leggerezza poetica, indubbia qualità di questa storia e rendono un’atmosfera di pace, caratterizzandone tutta l’azione scenica e la recitazione. I temi dell’abbandono, dell’affidarsi ad un nuovo mondo per nutrire le proprie speranze e il proprio futuro, ci ricordano la tragedia umanitaria della migrazione che quotidianamente riempie le pagine della nostra attualità. Dalla singolare storia di Moun, dall’inizio quasi biblico del suo lungo esodo e dal finale intimo e poetico, traiamo la risposta che anche un piccolo gesto d’amore riesce a vincere le disarmonie e le storture della vita.
AUTORI E CAST
Regia e Scene: Fabrizio Montecchi
Con Deniz Azhar Azari
Coreografie: Valerio Longo
Sagome: Nicoletta Garioni (dalle illustrazioni di Sophie)
Costumi: Tania Fedeli
Luci di: Anna Adorno