DESCRIZIONE
Lilà, ha un amico immaginario di nome Niente. Lo ha creato, dopo aver perso la mamma, ora
papà, chiuso nel suo dolore, e con Niente. Con lui passa le giornate a non fare niente. Ma Niente, al contrario di lei, è sempre di buonumore e risponde alla profonda indolenza della bambina con delicata e costruttiva positività. Al “non c’è niente da fare” di Lilà, Niente risponde che “dal niente si può fare tutto”. Grazie a questo importante insegnamento, Lilà si convince ad uscire dal suo isolamento e a piantare i semi di papavero blu dell’Himalaya che la mamma aveva conservato nel grande ripostiglio. La decisione di coltivare i fiori blu, i preferiti della madre, fino a ricreare il meraviglioso giardino di casa, consente a Lilà di riguadagnare l’attenzione del padre e il suo amore. “La nostra primavera è stata bellissima. Papà è ridiventato il mio papà”, dice Lilà. Segno di quest’amore ritrovato è un regalo lasciato a Lilà dalla madre prima della sua morte, che il padre decide finalmente di consegnarle. È una piccola scatola che contiene una sorpresa che tutto chiude e tutto spiega, anche l’amico immaginario…
Io e Niente, con un linguaggio pieno di saggezza e poesia, ci ricorda che anche la debolezza e la fragilità possono essere trasformate in forza. Il bizzarro amico di Lilà è proprio la testimonianza che anche dall’assenza, dalla mancanza, qualcosa di prezioso può nascere. Gli attori in scena fanno uso di ombre nere e colorate, manipolazioni a vista e schermi in movimento, per accompagnare i bambini, con delicatezza e partecipazione, in un viaggio alla scoperta di Lilà e del suo bellissimo giardino azzurro.
AUTORI E CAST
Autrice Kitty Crowther
Adattamento regia e scene Fabrizio Montecchi Con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari